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20 agosto 2024 - martedì della 20a settimana del T.O.

Memoria di san Bernardo, abate e dottore della Chiesa, che entrato insieme a trenta compagni nel nuovo monastero di Citeaux e divenuto poi fondatore e primo abate del monastero di Chiaravalle, diresse sapientamente con la vita, la dottrina e l'esempio i monaci sulla via dei precetti di Dio; percorse l'Europa per stabilirvi la pace e l'unità e illuminò tutta la Chiesa con i suoi scritti e le sue ardenti esortazioni, finchè nel territorio di Langres in Francia riposò nel Signore.


L'amore é sufficiente per se stesso, piace per se stesso e in ragione di sé. E' se stesso merito e premio. L'amore non cerca ragioni, non cerca vantaggi all'infuori di Sé. Il suo vantaggio sta nell'esistere. Amo perché amo, amo per amare. Grande cosa é l'amore se si rifà al suo principio, se ricondotto alla sua origine, se riportato alla sua sorgente. Di là sempre prende alimento per continuare a scorrere.

Dai «Discorsi sul Cantico dei Cantici» di san Bernardo, abate





Mt 19, 23-30

Dal Vangelo secondo Matteo


In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità io vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio».

 A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: «Allora, chi può essere salvato?». Gesù li guardò e disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile».

Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d'Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi».


Parola del Signore.


difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli.

Nella liturgia di oggi, i discepoli restano stupiti delle parole di Gesù e dicono: "Allora chi può essere salvato?"

Anche per noi è così: quante volte restiamo a fissare i problemi, anzichè andare dal Signore e gettare in Lui i nostri affanni. Quante volte lasciamo il Signore in un angolo, per svegliarlo solo nel momento del bisogno.

Chiediamo oggi la grazia di una fede che non si stanca di cercare il Signore, di bussare alla porta del Suo cuore.

La Vergine Maria che non ha mai smesso nella vita di confidare in Dio, ridesti in noi il bisogno vitale di affidarci a Lui ogni giorno.


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