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Immagine del redattoreComunità Monastero Adoratrici

23 agosto 2020 - XXI domenica del T.O.

Santa Rosa, vergine, che, insigne fin da fanciulla per la sua austera sobrietà di vita, vestì a Lima in Perù l’abito delle Suore del Terz’Ordine regolare dei Predicatori. Dedita alla penitenza e alla preghiera e ardente di zelo per la salvezza dei peccatori e delle popolazioni indigene, aspirava a donare la vita per loro, giungendo a imporsi grandi sacrifici, pur di ottenere loro la salvezza della fede in Cristo. La sua morte avvenne il giorno seguente a questo.


Oh se i mortali conoscessero che gran cosa è la grazia, quanto è bella, quanto nobile e preziosa, quante ricchezze nasconde in sé, quanti tesori, quanta felicità e delizie! Senza dubbio andrebbero essi stessi alla ricerca di fastidi e pene; andrebbero questuando molestie, infermità e tormenti invece che fortune, e ciò per conseguire l’inestimabile tesoro della grazia.

Dagli «Scritti» di santa Rosa da Lima, vergine

o.


Mt 16, 13-20 Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».

Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».

E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.

Parola del Signore.

Beato sei tu, Simone, figlio di Giona...

Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A Te darò la chiave del Regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli. (Mt 16,18-19)

Gli porrò sulla spalla la chiave di Davide: se egli apre, nessuno chiuderà; se egli chiude nessuno potrà aprire... e sarà un trono di gloria per la casa di suo padre (Is 22,22.23).

Sulle sue spalle è il potere... e la pace non avrà fine (Is 9,5.6).

Gesù sceglie come Pietra fondamentale della sua chiesa uno strumento umile e fragile, ma che Egli stesso ha vagliato nella fede perché, a sua volta, confermasse i suoi fratelli e fosse idoneo a guidare la Chiesa, quella Chiesa che ancora oggi sussiste, attraverso la successione apostolica, sempre in ascolto dello Spirito Santo che la guida e ispira il magistero “infallibile” dei diversi Papi che si sono succeduti nei secoli, indicando ai fedeli la direzione del cammino cristiano.

Secondo le parole di Gesù, le potenze degli inferi non hanno prevalso e non prevarranno mai, perché la Chiesa è la sposa di Cristo, scaturita dal suo fianco squarciato dalla lancia. È Cristo stesso, dunque, che, con la potenza del suo Santo Spirito, attraverso i suoi ministri, la nutre e la cura come fa lo sposo per la sua sposa.

A noi fedeli cristiani, compete no solo credere che questa Chiesa ci condurrà verso un futuro di pace che non avrà fine, ma aderire, con un attento ascolto, ai suoi insegnamenti che sono luce di Spirito Santo, dottrina di Cristo.

Purtroppo è molto diffuso tra i cristiani di oggi il convincimento che basti credere in Cristo, senza la Chiesa, pregando quando e se se ne avverte il bisogno.

Ciò rivela una fede tiepida e di conseguenza una vita non aderente al Vangelo di Gesù: l’amore a Lui, se è autentico, non è mai intimistico e non va mai disgiunto dall’amore fedele verso la Sua Chiesa.

Il Signore, Padre buono e misericordioso, doni a tutti i battezzati di vivere in profondità il loro battesimo e di anelare, come cervi assetati, alle fonti della salvezza, i sette sacramenti, che conferiscono loro le grazie necessarie per un cammino di fede ricco e fecondo di frutti. Amen.

Sr M. Liliana


Gesù domanda ai suoi discepoli: "La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?"

Poi fa una domanda diretta: "Ma voi chi dite che io sia? ".

A Gesù forse non interessa che cosa la gente dice di Lui. Lo sa già. Vuole sapere cosa dicono i suoi discepoli. Oggi vuol sapere cosa diciamo noi!

La risposta prima non può essere che quella di Pietro.

"Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente".

Con questo atto di fede di Pietro Gesù ha fondato la Chiesa: "Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa".

Dalla Chiesa noi abbiamo conosciuto Gesù.

Questo è il nostro credo: "Credo in un solo Signore Gesù Cristo... Nato dal Padre... Dio da Dio... fatto uomo per la nostra salvezza. Gesù è il Verbo che era in principio presso Dio... è la luce vera che illumina ogni uomo... è l'Unigenito del Padre. L'amore del Padre si è fatto carne in Lui" (cfr Gv 1 ss)

Dice S. Ireneo: "Attraverso la somiglianza con il Figlio l'uomo diviene prezioso di fronte al Padre".

Guardate quale grande amore ha dato a noi il Padre: siamo chiamati figli di Dio e lo siamo realmente (Gv 3,1). "E chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio? (1Gv 5,5).

Noi lo crediamo come figli della Chiesa. "Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa".

La pietra d'angolo della Chiesa è Gesù. Pietro ne fa le veci e continua a guidarla nella persona del Papa. Oggi Pietro si chiama Francesco: preghiamo per il nostro Papa Francesco!

Buona Domenica

sr M. Emanuela

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