Mc 10, 28-31
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Pietro prese a dire a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito».
Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà. Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi saranno primi».
Parola del Signore.
La sofferenza fa parte della vita; ma per il cristiano, chiamato a seguire la stessa via di Cristo, essa diventa un valore aggiunto. Tanto più quando si presenta sotto forma di persecuzione, a causa dello spirito del mondo che non tollera la testimonianza cristiana.
Non è possibile togliere la croce dalla strada di Gesù.
Il Cristiano segue Gesù per amore, e quando si segue Gesù per amore l'invidia del diavolo fa tante cose. Lo spirito del mondo non tollera la testimonianza.
Pensiamo a Madre Teresa, considerata come una figura positiva che ha fatto tante cose belle per gli altri, lo spirito del mondo non racconta quante ore di adorazione ha fatto. Riduce l'attività cristiana a fare del bene sociale.
L'annuncio di Gesù va' diritto al cuore, ci cambia dentro. Da qui l'invito a pensare alla risposta di Gesù: non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli, sorelle o madri "per causa mia o per causa dle Vangelo che non riceva già ora, cento volte tanto, ma insieme a persecuzioni. Non dimenticatelo."
Seguire Gesù con amore, passo dopo passo: questa è la sequela di Cristo.
sr M. Barbara
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