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8 novembre 2021 - lunedì XXXII settimana TO

Lc 17, 1-6 Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«È inevitabile che vengano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono. È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi!

Se il tuo fratello commetterà una colpa, rimproveralo; ma se si pentirà, perdonagli. E se commetterà una colpa sette volte al giorno contro di te e sette volte ritornerà a te dicendo: "Sono pentito", tu gli perdonerai».

Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: "Sràdicati e vai a piantarti nel mare", ed esso vi obbedirebbe».

Parola del Signore.

È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino...

In questo breve brano sono condensate realtà differenti che riguardano la vita di ogni uomo ed ogni donna: gli scandali, il perdono, la fede. Gesù educa coloro che ha scelto, dialoga con loro, li aiuta a camminare insieme a Lui, ad avere il suo passo per essere veri discepoli, persone senza mezze misure nel dono di se stessi.

«È inevitabile che vengano scandali…» Lo scandalo reca danni irreparabili a chi lo subisce e rischia di indurre altri al male, facendoli deviare dal loro cammino. Quanto male si può fare agli altri, soprattutto quando l’altro è piccolo e indifeso! Per questo il rimprovero di Gesù è così forte. Noi sappiamo, però, che «ogni albero si riconosce dal suo frutto» (Lc 7,44). Radicati in Lui daremo frutti buoni, infatti «non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono» (Lc 7,43). Dove mettiamo le nostre radici?

«Se si pentirà, perdonagli…» Chi segue il Signore fa esperienza della misericordia e Gesù dice: «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso» (Lc 6,36). Il Padre, in Gesù, ci ha resi figli che imparano a camminare sulle orme del Figlio, percorrono la via che Lui ci mostra: Egli, infatti, «insegna ai poveri la sua via» (Sl 25,9). È aperto ad imparare chi non pensa di essere già arrivato e sa che ogni giorno deve ripartire. “Oggi comincio” ripeteva ogni mattina Sant’Antonio, padre del deserto. La nostra vita può scorrere serena solo se vissuta nella riconciliazione quotidiana, accettando di perdonare, avendo il coraggio di chiedere perdono: «Non tramonti il sole sulla vostra ira» (Ef 4,26).

«Se aveste fede quanto un granello di senape…» La fede deve essere continuamente rinnovata e, con l’aiuto del Signore, cresce, rende possibile l’impossibile. La fede nel Signore fa posto alla sua azione nella nostra vita e così Dio può operare in noi cose grandi. Ne basta «un granellino», ci suggerisce Gesù. «Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente», canta Maria nel Magnificat. Questo canto può diventare, oggi, anche la nostra esperienza, riempire il nostro cuore e la nostra vita.


Sr. Chiara

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